Dean Butler e Alison Arngrim hanno recitato ne La casa nella prateria e difendono il reboot annunciato da Netflix, che ha generato divisioni nel pubblico. Ogni reboot genera discussioni sul web e anche La casa nella prateria non ha potuto farne a meno. ha annunciato di recente l’intenzione di riportare l’acclamata Anni ’70 nuovamente sullo schermo con un reboot ispirato ai romanzi di Laura Ingalls Wilder. Trattandosi di una storia iconica del piccolo schermo, l’idea di un reboot ha prontamente diviso il pubblico, motivo per cui anche gli attori che hanno recitato ai tempi nella serie originale hanno pensato bene di dire la loro, prendendo le difese del reboot. e hanno recitato ne La casa nella prateria, in lingua originale intitolata Little House on the Prairie e andata in onda negli Stati Uniti per nove stagioni dal 1974 al 1983. Ambientata verso la fine dell’Ottocento, la storia segue una tradizionale famiglia americana che vive in una fattoria isolata e costretta ad affrontare le difficoltà dell’epoca e toccare temi importanti ed attuali. Sono trascorsi più di 40 anni dalla fine di La casa nella prateria e Netflix desidera riportare quella storia di nuovo sullo schermo con un reboot approvato anche dalle star originali. Dean Butler e Alison Arngrim, che hanno interpretato rispettivamente Almanzo Wilder e Nellie Oleson, hanno espresso il loro parere in merito al reboot e tranquillizzato tutti quei fan che temono il fatto che la nuova serie tv possa intaccare ed offuscare l’eredità dell’originale. Alison Arngrim, ai microfoni di Remind, ha affrontato la doppia reazione del pubblico:C’è chi dice: ‘Evviva, un reboot, è la cosa più bella di sempre’ e poi chi dice: ‘No, no, no, un reboot no. La serie tv è perfetta già così, non bisogna toccarla’ e quindi sono arrabbiati per questo. Ma non è proprio come un reboot.Leggi ancheA detta dell’attrice, infatti, la nuova serie tv voluta da Netflix sarà più fedele ai romanzi originali di Laura Ingalls Wilder. Di conseguenza Alison Arngrim spera che i fan potranno tirare un sospiro di sollievo e tranquillizzarsi: “Temono che possano discostarsi dai libri e trasformarli in qualcosa di strano, ma non accadrà”, ha precisato, aggiungendo che nel progetto è coinvolto anche il produttore esecutivo Trip Friendly, figlio del produttore originale de La casa nella prateria, per cui se qualcosa durante lo sviluppo apparisse sbagliato o fuori luogo il produttore “staccherebbe la spina” prima di arrivare sullo schermo. Anche Dean Butler ha detto la sua in merito, precisando che il reboot non tenterà di ricreare il lavoro della serie originale ma offrirà una nuova esperienza al pubblico:Non sarà mai una replica della serie di Michael Landon. Michael era Michael. Era una presenza creativa unica e aveva un tocco
Le star della serie originale de “La casa nella prateria” difendono il reboot di Netflix: “Sarà diverso
