Zero Day è una serie che esplora il tema della verità in un mondo in crisi, un mondo che sembra essere lacerato da forze fuori dal nostro controllo. In un’epoca piena di teorie del complotto e inganni, quanto di queste forze è frutto delle nostre azioni, o forse persino della nostra immaginazione?
Il contributo del giornalismo alla serie
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Noah Oppenheim, con un solido background nel giornalismo, ha portato un tocco di autenticità alla serie. “Volevamo costruire uno show che fosse il più possibile radicato nella realtà”, spiega Oppenheim. Grazie anche alla collaborazione con Mike Schmidt del New York Times, il team ha potuto attingere a un ampio cerchio di esperti per garantire che gli eventi rappresentati si svolgessero come potrebbero realmente accadere nel mondo reale.
Robert De Niro e il fascino delle serie TV
Eric Newman racconta come Robert De Niro sia stato coinvolto nel progetto. “Abbiamo parlato del nostro rapporto con la verità come società”, dice Newman. De Niro è stato subito interessato. Gli attori, nel panorama dello streaming, hanno scoperto che i formati da 5, 6 o 10 ore permettono di esplorare i personaggi in modo più approfondito rispetto a un film di due ore. Questo rende i ruoli più complessi e attraenti per attori del calibro di De Niro.
La tempestività inquietante degli eventi
La serie Zero Day si distingue anche per la sua inquietante tempestività, con eventi come gli incidenti aerei che risuonano con l’attualità. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato di realismo e coinvolgimento per il pubblico, che si trova a riflettere su quanto la finzione possa avvicinarsi alla realtà.
Con Zero Day, disponibile su Netflix, Oppenheim e Newman offrono una narrazione avvincente che invita a riflettere sul nostro rapporto con la verità e le forze che modellano il nostro mondo.
Fonte: Comingsoon.net