Lo storico cinema Fiamma di via Bissolati a Roma si prepara a riaprire le sue porte, tornando a essere un cinema. Chiuso dal 2017, il Fiamma è stato acquisito dal gruppo Caroli, guidato dall’imprenditore Floriano Caroli, che lo ha rilevato dal Centro Sperimentale. La gestione è stata affidata a Gianluca Giannelli e Fabia Bettini dell’Associazione Culturale PlaytownRoma, che da oltre vent’anni si dedica alla promozione del cinema e dell’audiovisivo.
Nel progetto di rilancio, il Fiamma non sarà solo un cinema, ma un polo multifunzionale. Questo spazio terrà conto dell’importanza storica del primo multisala della Capitale, che ha ospitato anteprime di capolavori come “La dolce vita” nel 1960 e “8 ½” nel 1963, oltre alla prima edizione dei David di Donatello nel 1956. Il progetto mira a unire la tradizione con l’innovazione, promuovendo il cinema di qualità, la scoperta di nuovi talenti e le nuove forme di espressione cinematografica, valorizzando il patrimonio di ieri e di oggi.
Floriano Caroli, già promotore di iniziative culturali, ha rilevato la sala con l’obiettivo di farla tornare a essere un punto di riferimento non solo per il quartiere, ma per tutto il pubblico romano. Il Fiamma diventerà uno spazio di aggregazione culturale e sociale. L’iter per la riapertura e la presentazione del progetto della nuova struttura saranno comunicati nei prossimi mesi.
“Siamo pronti a dialogare con tutte le istituzioni, il Comune di Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero della Cultura, che stanno lavorando sul rilancio delle sale cinematografiche in città”, dichiarano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Al Fiamma torneranno i giovani, che rappresentano l’energia e il lavoro dell’associazione, e il pubblico che ama il cinema, incontrato nei quartieri più difficili e lontani dal centro storico. Sarà un polo culturale audace, un luogo di formazione, incontro, studio e scoperta del talento e delle nuove forme di espressione cinematografica.
Per il Gruppo Caroli, riaprire il Fiamma, simbolo dell’epoca d’oro del cinema italiano, rappresenta una mission strategica. Trasformarlo in un polo culturale che guarda ai giovani, dandogli nuova vita con investimenti adeguati, è visto come un importante veicolo per la rigenerazione urbana e la partecipazione culturale.
Fonte: ANSA