La scoperta della molecola ebc-246
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Un recente studio pubblicato su Science Advances ha rivelato che una molecola, attualmente impiegata nel trattamento dei sarcomi dei tessuti molli cancerosi, potrebbe rappresentare una svolta nella cura dell’HIV. Questa molecola, chiamata EBC-246, ha la capacità di attivare temporaneamente il virus dell’HIV nelle cellule infette, permettendo al sistema immunitario di individuarlo e combatterlo. “È davvero sorprendente”, afferma Paul Wender, chimico dell’Università di Stanford. “Con questo nuovo agente, abbiamo osservato una riattivazione del 246%”.
La necessità di un trattamento
L’HIV è un virus che può evolvere nella malattia mortale dell’AIDS. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 21 milioni di persone nel mondo convivono con l’HIV. Sebbene esistano trattamenti antiretrovirali che impediscono al virus di replicarsi, trasformandolo in una condizione gestibile, questi farmaci sono spesso costosi e non sempre accessibili nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, i farmaci antiretrovirali non eliminano completamente il virus, richiedendo un trattamento a vita. “Se si interrompe la terapia, il virus può tornare a manifestarsi”, spiega Matthew Marsden, virologo dell’Università della California, Irvine.
Un nuovo approccio
La scoperta di EBC-246 offre una nuova speranza per il trattamento dell’HIV. Attivando il virus nascosto, questa molecola potrebbe consentire al sistema immunitario di eliminarlo, riducendo la necessità di una terapia continua. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare un passo avanti significativo nella lotta contro l’HIV, rendendo i trattamenti più accessibili e meno onerosi per chi ne ha bisogno.
Fonte: Discover Magazine