E’ inutile negarlo, la mia passione per il genere horror è smisurata. Un ‘amore’ che trae le sue origini dall’età pre-adolescenziale e che nasce come una sfida. Una sfida contro le mie paure. Tra le tante creature che affollano i nostri incubi (maniaci, streghe, fantasmi e psicopatici vari) quelle che più mi affascinano cominciano con la V. Ci siete? Esatto! V come Vampiri.
Tequila…BUM, BUM!
Dopo i successi ottenuti con Le Iene e Pulp Fiction, Quentin Tarantino si cimenta in un campo dove, ormai, si è detto e visto di tutto: l’horror.
E’ sua la sceneggiatura, un racconto che miscela (sapientemente?) generi diversi. Si parte dal classico poliziesco d’azione per giungere, pian piano, al vero succo della questione. La storia vede i fratelli Gecko, rapinatori dal grilletto facile, scorribandare come meglio credono. Uno freddo e determinato, ma forse più ‘tenero’ (George Clooney). L’altro frenetico e psicopatico, senza alcun freno inibitorio (Quentin Tarantino). Durante una delle loro tante malefatte, ormai alle strette ed assediati dalla Polizia, sequestrano una tranquilla famigliola in gita.
La loro idea sarebbe quella di passare il confine con il Messico, mediante la copertura degli innocui gitanti. Per portare a termine la loro fuga i due hanno bisogno di incontrare Carlos, un misterioso individuo. Costui, in cambio del suo aiuto, pretende però una parte del bottino.
Appuntamento presso il Titti Twister, un locale per camionisti in pieno deserto…aperto dal tramonto all’alba.
Tecnica
Il disco in questione è un dvd di tipo 5 a singolo strato, con rapporto video di 1.85:1 anamorfico. Ottima, quindi, la resa su di un televisore a 16:9, dove l’area visibile si frappone a delle piccolissime bande nere. La poca capienza del supporto utilizzato ha, necessariamente, comportato l’utilizzo di una compressione elevata. Ne consegue un’immagine non proprio ai massimi livelli, soprattutto nelle rese dei colori più ‘difficili’, quali il rosso e il blu. Ciononostante la visione risulta, comunque, di qualità più che accettabile. Anche l’audio non si eleva per qualità, costretto ad un Dolby Digital 2.0, per entrambe le lingue presenti (Italiano e Inglese). In un film del genere, ricco di effetti speciali, è un vero peccato.
Sono presenti i sottotitoli in Italiano per non udenti.
Extra
Molto buoni e completi i contenuti speciali, accessibili per mezzo di menù interattivi ed animati:
-Trama completa;
-Accesso diretto a 24 scene;
-Accesso diretto a 6 scene top;
-Colonna sonora inglese originale con sottotitoli in italiano;
-Making of;
-Intervista con il regista e con gli attori principali;
-Biofilmografia del regista e degli attori principali.
Bloopers
Quando Jacobs è al bar che parla al detenuto, nella prima inquadratura non indossa occhiali, ma nella successiva magicamente gli appaiono addosso.
Sempre Jacob: una volta impugnato il fucile e la mazza da baseball li dispone a forma di croce e comincia a sparare ai vampiri. Sullo sfondo, però, si vede chiaramente un manichino truccato come gli altri vampiri col braccio alzato. Che abbiano voluto tagliare le spese per una comparsa in più?
Commento
L’idea di spiazzare lo spettatore, passando dal poliziesco per poi scaraventarlo in un incubo, non è del tutto nuova. Lo stesso Hitchcock ci aveva pensato (molti anni prima) con il suo Psycho. Da un grande come Tarantino era lecito aspettarsi qualcosa di più. Resta il fatto che Dal tramonto all’alba è un divertissement puro e crudo, con molti effetti speciali e tanto, tanto sangue. Sconsigliato ai deboli di stomaco e ai minori di 14 anni, come anche riportato nel retro di copertina.
Si ringrazia Francesco Negrisolo - Cecchi Gori Home Video - per il film.