Lucia y el sexo

Un film di Julio Medem
Genere: Erotico - Spagna (2001) Durata: 128min.
Distribuzione: Fandango
Pelìcule calienti!
Dopo il mitico Pedro Almodovar e il controverso Bigas Luna, tocca ora al regista Julio Medem cimentarsi con il genere erotico “made in Spain”, un filone da sempre bene accetto da critica e pubblico.
Che dite, avrà seguito le orme dei suoi illustri predecessori per guadagnare visibilità anche all’estero, visto che fino a ieri era noto solo in patria per i suoi mediometraggi ed i suoi (pochi) film?
Quién sabe… come dicono nella penisola iberica… di sicuro l’obiettivo di farsi notare l’ha centrato, guadagnandosi ben dodici nomination ai Goya Awards e un discreto riscontro ai botteghini.

Avventure, sogni e imprevisti nel mar Mediterraneo
Lucia (Paz Vega), una giovane cameriera di un ristorante al centro di Madrid, quando viene a sapere della scomparsa del fidanzato Lorenzo (Tristàn Ulloa), uno scrittore con il quale viveva da sei anni, si rifugia in un’isola tranquilla e isolata del Mediterraneo. Qui, in un’atmosfera splendente, piena di sole ed aria pura, Lucia scopre gli aspetti più oscuri del suo passato di coppia, come se fossero i passi proibiti di un romanzo che adesso l’autore, grazie alla lontananza, le permettesse di leggere…

Tecnica
Il lungometraggio risiede su un DVD 9 e presenta un formato video 2.35:1 anamorfico. Fin qui tutto bene, nulla di strano. Ciò che incuriosisce, invece, è la scelta di filmare l’opera con una videocamera digitale ad alta definizione, preferenza giustificata del regista per ottenere maggior libertà di movimento nelle inquadrature (compreso quelle molto… ehm… “ravvicinate”), totale controllo sui filtri video e soprattutto per assicurare più materiale per il montaggio finale. Questo trattamento completamente digitale delle immagini, però, non è bastato a garantire una resa video eccellente come ci si aspetterebbe, a causa di una compressione sempre leggermente percepibile, che raggiunge livelli fastidiosi in alcune scene buie (sotto forma di “grana” o scie biancastre nei passaggi delle fonti luminose). La traccia audio, invece, si comporta bene, in special modo quella spagnola, più ricca d’elementi ambientali rispetto a quella italiana, che nella fase di doppiaggio sono stati parzialmente perduti. I canali posteriori si avvertono poco o nulla, poiché nel film contano più che altro i dialoghi e le musiche (queste ultime davvero azzeccate e piacevoli da ascoltare).
Sottotitoli in italiano per non udenti.

Extra
Non male:
- Accesso diretto a 24 scene.
- Trailer.
- Trailer originale.
- Sul set.
- Interviste con gli attori principali.
- Intervista con il regista e con il direttore della fotografia.
- Intervista esclusiva con Paz Vega.
- Biografie del regista e degli attori principali.

Commento
Nonostante l’indubbio talento di Medem, che utilizza continui flashback nel montaggio e suggestive visioni oniriche delle sensazioni vissute dai personaggi, il film non convince del tutto, a causa di un uso eccessivo di tragedie, delitti e suicidi che, introdotti quasi forzatamente, appesantiscono parecchio il ritmo del racconto. Buona, ad ogni modo, la prova di recitazione degli attori, convincenti anche nelle scene più “calienti”.
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