Le iene

Un film di Quentin Tarantino
Genere: Thriller - Italia (1992) Durata: 102min.
Distribuzione: Universal
Siamo davanti ad un capolavoro del cinema moderno, per cui questo film va assaporato più e più volte e da diverse angolazioni, se si vuole carpirne tutto il succo…Premesso questo posso partire con la recensione.

Parliamo di cinema
-1956- Stanley Kubrick dirige uno dei suoi primi film dal titolo “Rapina a mano armata”;la trama è concentrata sul racconto di cinque uomini che per esigenze diverse e con ruoli diversi, si trovano a rapinare gli incassi delle scommesse di un ippodromo, colpo perfetto, se non fosse per via del cieco amore di uno di loro per l’insaziabile moglie, che finisce quasi per metterli con le mani nel sacco.
-1975 /1985- E’ questo il periodo più probabile in cui un ragazzino del Tennessee(al secolo Quentin Tarantino) che fa il commesso in un negozio di videocassette, guarda questo film e nella sua mente comincia a macchinare qualcosa….
-1992- La consacrazione di un genio. In quest’anno esce la prima produzione da regista di Tarantino: appunto Le iene. Il film ha evidenti spunti dalla pellicola di Kubrick, io personalmente, l’ho sempre considerato come un passaggio di testimone.

Parliamo di “Cani da rapina”
Come consuetudine nei film di Tarantino (vedi Pulp Fiction o Assassini Nati) tutto comincia a colazione, in uno dei tanti bar così cari alla cultura americana. Lì sei uomini vestiti alla stessa maniera, e con loro un anziano capo e suo figlio, stanno bevendo un caffè, e cominciano un discorso sulla canzone di Madonna “Like a virgin” di cui Quentin ci spiega il significato nel suo unico discorso. E’ bene non sottovalutare entrambi gli elementi: il primo ci fornisce un dato “storico” in grado di datare più o meno esattamente il periodo della storia intorno alla seconda metà degli anni ’80 ( la canzone esce nel 1984); il secondo ci permette di capire l’attenzione alla regia, in quanto probabilmente Tarantino non avrebbe potuto dirigere un film così maledettamente complicato e allo stesso tempo esserne protagonista sul set. Dopo la colazione i sei geni del crimine si preparano ad affrontare il colpo.

Premetto a questo punto un’altra cosa: il film è raccontato attraverso un corpo centrale volutamente incompleto, per dare spazio in seguito a numerosi flashback, in ognuno dei quali si fa il punto della situazione di uno dei personaggi, collegandolo alla trama attraverso la sua storia personale.
Per questo motivo sarebbe difficile per me raccontare gli avvenimenti seguendo il corso scelto dal regista senza ripetermi o anticipare alcuni eventi: cercherò quindi di raccontare la storia seguendo un filo logico. Penso si inizi a capire la straordinarietà di questo film…

Mr…..
Come già detto, il film è diviso in sequenze, e in ognuna di esse si spiega la storia di uno dei protagonisti. Ognuno di loro viene contattato dal capobanda, Joe, rapinatore e piazzista di diamanti (Lawrence Tierney) che è l’unica persona, insieme al figlio Eddie “il bello”(Chris Penn), che tutti i componenti della banda conoscono. Quando illustra loro il piano, nessuno sa nulla dell’altro per evitare che qualcuno possa tradire il resto del gruppo e rivelarne, componente per componente, l'identità. Per questo motivo dà a ciascuno un nome fittizio per permettere loro di identificarsi; la sceltà sarà ispirata da nomi di colori, e non mancheranno confutazioni e malcontenti che alimenterenno una simpatica discussione. I designati sono:
-Mr White (Harvey Keitel) amico d’infanzia di Joe, con il quale è molto in confidenza, è esperto e decide di fare da precettore al delinquente in erba, ultimo arrivato del gruppo, commettendo un gravissimo errore….
-Mr Pink (un grande Steve Buscemi) è l’anima ironica del gruppo. Molto astuto e dall’arguzia spiccata, si rende protagonista di dialoghi irriverenti e spassionati, e molto, molto professionali….
-Mr Blonde (Michael Madsen), anche lui non nuovo in questo genere di cose, viene tirato fuori di prigione da Joe e vuole esprimere la propria gratitudine prendendo parte all'operazione.
Sadico e spietato, è sicuramente uno dei personaggi più caratteristici: rappresenta, attraverso la sua violenta demenza, la parte “splatter” della storia, rendendosi protagonista di una tortura che ha dell’indimenticabile….
-Mr Orange (Tim Roth) è il guastafeste di turno, la pulce, l’infiltrato. Bellissima la sua storia e le sue tappe per completare l'iter formativo del delinquente modello.
-Mr Brown (Quentin Tarantino) come già detto si rende protagonista solo in una scena, per cui è difficile tracciarne un profilo.
-Mr Blue (Eddie Bunker) è il più taciturno di tutti. Ad un certo punto non si hanno più notizie di lui….che sia l’unico sopravvissuto?

La trama procede raccontando l'attuazione del colpo, il quale si trasforma in una vera e propia carneficina a causa dell'insensatezza di Mr Blonde: Mr Pink riesce comunque a scappare con i diamanti, e arriva al luogo convenuto, dove trova Mr White e Mr Orange che porta addosso le conseguenze del furto di un automobile.
Intanto si sono già perse le tracce di Blue e Blonde. Brown è morto.
Qui incomincia un fitto e intrigantissimo colloquio tra Pink e White; il primo si è reso conto di aver subito un’imboscata e cerca di risalire al traditore, discutendone insieme a White. Il ritmo narrativo diviene incalzante con l’arrivo prima di Blonde, che ha una discussione molto animata con White, e poi di Eddie.
A questo punto si attende l’arrivo di Joe: nel mentre Blonde rimane nella sede destinata al ritrovo con un poliziotto preso in ostaggio e con Orange unico spettatore della sua indole scellerata.
Al ritorno del capo si assiste all'epilogo mozzafiato di una storia accattivante.

Soundtrack
La strepitosa colonna sonora merita davvero una sezione a parte. In nessun altro film che io abbia mai visto, la musica è così imprescindibile dalla scena come nel titolo in questione. La straordinaria affinità tra i movimenti, l’azione, la caratterizzazione scenografica, l’ambientazione e il sonoro è tra le più vivaci e azzeccate che il cinema abbia mai visto…Come si può dividere una scena così violenta della tortura, dalla dolcezza di “Stuck in the middle with you”? E perchè nn citare quella strana camminata improvvisata sulle note di "Little green bag”? La colonna sonora ha il “peso” di alleggerire l’atmosfera e crea una venatura anni ’70 che si avverte ammirando ogni particolare della pellicola….

Tecnicamente parlando
L'edizione dvd è stata rimasterizzata in digitale in 2.35:1 Anamorfico formato 16/9 e in due edizioni per quanto riguarda l'audio: la prima in dolby 2.0, la seconda in 5.1, entrambe con sottotitoli in italiano per non udenti, sia con la lingua italiana che con quella inglese.

Extra
Gli extra dipendono dall'edizione, nella mia non c'è nulla e rappresenta l'unico rammarico, che in un'iconografia culinaria sarebbe vista come l'assenza della fatidica ciliegina sulla torta, ma qunado si è sazi della ciliegia si può fare anche a meno!

Commento
Non mi stancherò mai di dire che l’unico appellativo adatto a definire il film è capolavoro. Nel suo genere è forse il migliore. Tre sono i punti di forza più evidenti del film:
-l’intreccio narrativo; la disposizione delle sequenze è pressoché perfetta: la trama procede avanti poco alla volta, ma non per questo il film è lento o a tratti impacciato;
-la storia si regge grazie a dialoghi veloci e divertenti, con picchi di ironia sottile ed un'inusitata violenza uditiva: ho contato più di 250 parolacce! Il tutto conferisce alla storia un ritmo incalzante, e una forza di presa sullo spettatore notevole, cosa davvero difficile per un film che si sviluppa quasi in un unico ambiente;
-ultimo punto: l’interpretazione degli attori è sublime, nessuno escluso…

In conclusione: c’è così tanta carne sul fuoco in questo film, che è difficile esprimere tutto in una recensione, del resto, ognuno ha poi il suo modo di interpretare film di questa portata, e tiene dentro di sé quelle particolari sensazioni che non riesce a mettere su carta… insomma, un vero cult movie.

La chicca
Tarantino va a ripescare, un programma radio davvero esistito, cioè ”super sound degli anni ‘70” che sforna successi niente male, ed è un ottima colonna sonora per il machiavellico balletto di Michael Madsen!!

La perla
“Un poliziotto infiltrato deve essere come Marlon Brando. Per fare questo lavoro devi essere un grande attore: devi essere naturale, devi essere naturale come pochi, capito? Devi essere un grande attore perché gli attori mediocri fanno una brutta fine, in questo lavoro.”

E’ stata dura ma sono riuscito a trovarne una senza parolacce….
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