-Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante delle armate del nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra.
Il generale che divenne schiavo.
Lo schiavo che divenne gladiatore.
Il gladiatore che sfidò l'Impero.
180 a.C.: L'Impero Romano è all'apice della sua gloria e si estende dai deserti africani ai confini dell'Inghilterra del nord.
Marco Aurelio (Richard Harris) è ormai sulla via della morte e, durante il ritorno a Roma dopo la battaglia vinta dal generale Massimo (Russell Crowe) contro i barbaru, decide di annunciare il successore al trono. L'imperatore vuole combattere la corruzione, restituire il potere al popolo e vorrebbe designare il legionario, ma il figlio Commodo (Joaquin Phoenix), venuto a sapere delle sue intenzioni, uccide il Cesare. E come se non bastasse, ordina l'uccisione del suo rivale e della sua famiglia; questi, però, riesce a fuggire ed a tornare a casa, che ritrova bruciata e con la moglie ed il figlio impiccati dinanzi l'entrata.
Disperato, sviene a terra e al suo risveglio si ritrova in una carovana di schiavi diretta a Zucchabar, una sperduta provincia romana. Qui, viene comprato da Proximo (oliver Reed), il quale lo trasforma in un gladiatore da gettare nell'arena, l' "Ispanico" che ben presto si farà conoscere a tutte per le sue straordinarie capacità nella lotta.
Intanto a Roma Commodo organizza i Giochi in onore del padre e Massimo non vede l'ora di placare il suo desiderio di vendetta.
Eroi che ritornano
Massimo Decimo Meridio è il perfetto erede di Spartacus e riporta in auge quel genere denominato "peplum" che si pensava fosse rimasto negli anni Sessanta. Il ritorno è in grande stile: cinque Oscar vinti, 103 milioni di dollari per la realizzazione e 458 milioni di dollari d'incasso. Un successo planetario di pubblico, forse motivato dalla necessità dello spettatore di sognare con le grandi avventure ed i mitici eroi di una volta in questo periodo di caduta di miti e di valori, che ha poi aperto la strada ai vari "Troy" di Petersen, "Alexander" di Stone e molti altri in lavorazione. Il film non è stato invece pienamente apprezzato dalla critica, troppo attenta alla verità storica ed alle disfunzioni spazio-temporali. Certo, gli errori non mancano, anzi abbondano, ma comunque l'esperto regista Ridley Scott /"Blade Runner", "Alien", "Thelma & Louise") riesce alla grande a restituirci l'atmosfera della Eoma imperiale ed a raccontarci una storia coinvolgente. I costumi d'epoca e la scenografia (compresa quella realizzata al computer) insieme alla solenne colonna sonora ormai divenuta un cult e sfruttata all'inverosimile anche dalle pubblicità televisive, ci proiettano in un turbinio di emozioni che può andare dal disgusto per la guerra sino all'eccitazione di sentirsi protagonisti dell'acclamazione della gente. In un ambiente oscuro, minato dalla corruzione dei rappresentanti popolari e dall'ambizione dei suoi capi, si sviluppa la parabola di Massimo, un esempio estremizzato ed efficace nel mostrarci come sia possibile risalire dopo un periodo buio della vita. Come un moderno calciatore/attore, egli arriva a farsi amare ed osannare, ma al contrario di essi rimane fedele ai suoi principi e, a costo della vita, porta a termine la sua missione. E' ben curato anche lo sviluppo psicologico degli altri personaggi, da Lucilla a Commodo, a rendere maggiormente appassionante lo spettacolo.
5 premi Oscar
.Miglior Film
.Miglior Attore Protagonista (Russell Crowe)
.Migliori Costumi (Janty Yates)
.Miglior Sonoro (Scott Millan, Bob Beemer e Ken Weston)
.Migliori Effetti Visivi (John Nelson, Neil Corbould, Tim Burke e Rob Harvey)
Soundtrack pluripremiata
Ecco la splendida colonna sonora che ci accompagna durante la visione del film ed è anche possibile trovare il cd distribuito da Uni nei negozi specializzati.
1. "Progeny"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
2. "The wheat"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
3. "The battle"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
4. "Earth"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
5. "Sorrow"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
6. "To Zucchabar"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
7. "Patricide"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
8. "The Emperor is dead"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
9. "The might of Rome"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
10. "Strength and honor"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
11. "Reunion"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
12. "Slaves to Rome"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
13. "Barbarian horde"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
14. "Am I not merciful?"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
15. "Elysium"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
16. "Honor him"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
17. "Now we are free"- Hans Zimmer, Lisa Gerrard
Tecnica
Il dvd si presenta perfetto, sia sotto il versante del video che del sonoro. Questo è motivato dall'assenza degli extra, che hanno lasciato spazio libero sul disco, limtando perciò la compressione. Infatti, l'edizione de "il Gladiatore" che stiamo analizzando è uscita a quattro anni dal precedente, per rilanciare un prodotto finito fuori catalogo.
L'analisi del quadro non rivela alcun difetto, senza artefatti o perdite di dettaglio. Per tutta la durata del film si ottiene un'ottima percettibilità dei particolari, anche quelli più distanti ed una resa fotografica stupenda, con i livelli di luminosità-contrasto ben bilanciati ed i colori brillanti e privi di sbavature.
L'audio, seppur privo della codifica Dts, è ben curato in ogni particolare. Di grande impatto emotivo, sfrutta magistralmente ogni canale, dimostrandosi cristallino ed offrendo dialoghi ed effetti profondi ed impeccabili per chiarezza e precisione.
Prendete la scena iniziale del film in cui i Romani sfidano i Barbari: un esempio dell'enorme potenziale del disco argentato.
Per concludere
Barba incolta, sguardo magnetico e discorsi cult: il personaggio di Massimo è sicuramente uno dei più riusciti nella storia del cinema. La sceneggiatura è un pò troppo forzata, ma "Il Gladiatore" è sicuramente un film da vedere. Il dvd è impeccabile sotto il profilo tecnico, ma perde punti per l'assenza dei contenuti speciali.
Chi ancora non l'ha comprato, si sbrighi prima che torni fuori catalogo!