Defiance - I giorni del coraggio

Titolo Originale: Defiance
Un film di Edward Zwick
Genere: Drammatico - Stati Uniti (2008) Durata: 122min.
Produzione: Grosvenor Park Productions, The Bedford Falls Company. 
Distribuzione: Medusa
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La Resistenza degli ebrei
1941, nei territori in cui oggi sorge la Bielorussia e che a quei tempi era Polonia, gli ebrei orientali conoscono l’insensata pazzia di Hitler, che inizia anche qui a compiere il suo massacro. Tre fratelli, i Bielsky, però, riescono a sfuggire a quello che ormai sembra il destino di tutti gli ebrei nascondendosi nella foresta. Qui iniziano ad accogliere rifugiati e, insieme a loro, costruiscono una piccola società che, muovendosi nei boschi, resiste alle truppe naziste con forza e perseveranza, senza (quasi) mai perdere la speranza...

Una storia di persecuzione e speranza
Defiance è prima di tutto un film storico, un film di guerra che però strizza l’occhio anche alla pura azione. I fatti narrati sono veri - descritti da Nechama Tec nell’omonimo libro -, cronaca della pazzia che ha scatenato uno dei più grandi massacri di tutti i tempi, la persecuzione perpetrata nei confronti degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ma è anche un film che lascia aperto uno spiraglio alla speranza, alla possibilità di salvarsi e redimersi. Un film che, dall’altra parte, non ha paura di mostrare che anche le vittime, se provate duramente e costrette possono, in tali situazioni, prendere le sembianze dei carnefici, anche se per pochi istanti. Salvo poi riscattarsi, diversamente dai veri carnefici, e provare a vivere, per quanto la situazione lo permetta, in modo umano.
Senza eccessi di patetismo o buonismo, Edward Zwick mostra un “pezzo” della Storia sconosciuto ai più, le vicende di tre fratelli che, con la loro forza e quella di migliaia di altri ebrei, hanno lottato per la loro vita. Un modo nuovo di raccontare questo Popolo, non solo come vittima sacrificale destinata al massacro, ma come persone capaci di combattere per la propria vita creando un vero e proprio movimento di resistenza.
Il film poggia, soprattutto, sulle differenze dei tre fratelli e sull’unione e i contrasti tra di essi. Tuvia (Daniel Craig) è l’idealista, che però ha un “peccato originale” da espiare; Zus (Liev Schreiber) è il più realista e deciso alla vendetta; Asael (Jamie Bell) è il più giovane, ma anche il più riflessivo, punto di equilibrio fra gli altri due. La loro unione potrà fare la differenza.
Una location ricostruita alla perfezione, un ritmo che lascia spazio alla riflessione e all’azione e una prova corale degli attori all’altezza - bravo Daniel Craig a togliersi lo strato glaciale che lo ha caratterizzato nel personaggio di James Bond - regalano al film sostanza ed estetica.

Per non dimenticare
Sicuramente un buon lavoro quello di Zwick, che dosa al punto giusto la Storia con le regole del cinema, senza mai esagerare nell’uno e nell’altro senso. Una tragedia come il genocidio degli ebrei non verrà mai dimenticata, ma ogni tanto è meglio ricordarla, per vedere quanto in basso può spingersi l’uomo. Ben vengano dunque film come Defiance.
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