The Tree of Life

Voto: 5/5 - 
Titolo Originale: The Tree of Life
Un film di Terrence Malick. Sceneggiatura: Terrence Malick
Genere: Drammatico - Stati Uniti (2011) Durata: 138min.
Produzione: Plan B Entertainment, River Road Entertainment. 
Distribuzione: 01 Distibution
Data Uscita cinema: 18/05/2011
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«Unless you love, your life will flash by»
Esistono due vie per affrontare la vita, la via della Natura e la via della Grazia, e Jack le sente lottare dentro di sé. La sua infanzia, come primogenito di una famiglia del Midwest negli anni Cinquanta, ha attraversato fasi alterne, divisa fra l'educazione rude del padre e l'affettuosa dolcezza della madre, senza mai trovare un accordo fra i due impulsi.
Ma forse, alla fine dei tempi, ci sarà equilibrio...

«Guide us, to the end of time»
Nell'arduo compito di definire cos'è The Tree of Life, si rivela paradossalmente più semplice definire ciò che non è. Perché il film di Terrence Malick brilla come un'opera d'arte totale - nel senso wagneriano del termine: Gesamtkunstwerk - e l'integrazione di differenti forme espressive confluisce in un viaggio metafisico di fronte al quale, più che semplici spettatori, noi siamo soggetti della visione, assorbiti da una sinfonia d'immagini che squarciano il fragile velo dello spazio-tempo, proiettandosi oltre.
È un film che ti scorre addosso come un fiume, The Tree of Life. Leviga le nostre membra come i ciottoli sul suo fondale, e consuma in sé l'intero ciclo della vita, la cui essenza Malick individua nelle ferite di un inconciliabile scontro dualistico: Natura e Grazia, Ares e Afrodite, Marte e Venere, l'uomo e la donna, forze contrastanti - eppure reciprocamente indispensabili - in lotta per l'anima della propria specie, affannate nella trasmissione generazionale del proprio lascito ereditario. Così, la micro-storia del conflitto che si agita nella mente e nel corpo di Jack, pur essendo solo un caso fra mille, riassume tutta la macro-storia del cosmo, fatta di genesi e distruzione, crescita e deperimento. È questa la via attraverso cui Malick indaga il trascendente: una "piccola" vicenda umana che si fa universale, un saggio filosofico che predilige la potenza delle visioni al didascalismo della narrazione verbale. Le parole, qui, sono un puro strumento evocativo, un coro sussurrato a più voci (come spesso nel suo cinema) che si dissolve nello sconfinato lirismo delle immagini, contrappuntate da una colonna sonora che unisce brani originali di Alexandre Desplat e composizioni di Tavernor, Preisner, Berlioz e Smetana, per lo più requiem. E la scelta non è casuale, ovviamente.
Se l'arte di Malick non ha metri di paragone - al punto da divenire essa stessa il proprio unico metro di paragone - è perché cerca la sua chiave rappresentativa nel Bello, nell'attenzione ossessiva ai dettagli e in una messa in scena di carattere etereo, volta a riprodurre i meccanismi immaginativi della psiche; gli spazi immensi diventano territori della memoria, il fantastico ha lo stesso valore figurativo dell'animazione astratta, mentre la macchina da presa resta incollata alle spalle dei personaggi, cavalcando la scia dei loro passi e dei loro turbamenti emotivi. Si percepisce una linfa emozionale forte, fortissima, che scorre dalle radici alle fronde di questo "Albero della Vita": Malick vi celebra l'eterno femminino (la Grazia), ovvero l'amore che tutto accoglie, senza il quale «la vita passerà in un lampo». È di amore che si nutre questo poema cosmico, ed è l'amore che permette a Jack e agli altri di valicare i confini del tempo, fino a un piano di realtà dove i concetti di vita e di morte, di "prima" e "dopo", di "giovane" e "vecchio", saranno solo il lontano ricordo di un'esistenza passata, e non avranno più alcuna ragion d'essere.
Capolavoro.
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Formato video: 1.78:1
Formato audio: inglese e italiano Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano per non udenti

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Esplorando The Tree of Life
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Formato audio: inglese e italiano DTS-HD Master Audio 5.1
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  • Numero commenti: 276
  • Hushabye
    Hushabye
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    se qualcuno però viene a dirmi che to the wonder è un film profondo mi metto a ridere,seriamente.
  • TheNightflier
    TheNightflier
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    Il problema è che con La sottile linea rossa riuscivi a cogliere sia la bellezza estetica che la profondità del messaggio anche se richiedeva molta attenzione,anzi spesso era fortissimo lo stridio tra la bellezza delle immagini,del paesaggio e l'orrore della guerra con la sua manifesta violenza ma che anche scava dentro l'uomo cambiandolo per sempre. Nei successivi oltre a belle immagini o suoni (il tema di Tree of life è stupendo non so se sia originale o meno) è davvero difficile coglierne un senso,poi vabbe l'ho già scritto io considero The new world un passo falso nonchè il suo film peggiore.
  • Lucignolo
    Lucignolo
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    Hai ragionissima (tornando in argomento con Malick) infatti volendolo prendere come indizio pensiamo all'uso TOTALMENTE DIVERSO che Malick fà della voice off da un certo punto della carriera in poi, SEMPRE PRESENTE cmq e marchio di fabbrica del regista Nei primi 2 film la voice off NARRA, un personaggio del film parla semplicemente di ciò che sta accadendo e di cosa ha intenzione di fare.....Con la sottile linea rossa innanzitutto fà parlare diversi personaggi e non solo uno....e quelle che sentiamo sono più che altro voci interiori....riflessioni, addirittura persone che rivolgono il pensiero a Dio, se è giusto quello che stanno facendo.. E' un cambio totale, in più comincia a proporre i temi filosofico-religiosi e la visione panteista del mondo (i soldati quasi "sprofondano" in un oceano verde) continuata con The New World e che con quest'ultimo film ha portato all'estremo partendo dalle origini di tutto
  • TheNightflier
    TheNightflier
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    Non ci stà un parallelismo tra Lynch e Malick a parte che i primi film Badlands e I giorni del cielo sono molto ancorati alla realtà,mentre tutta la cariera di Lynch fin dagli esordi con Eraserhead è impregnata di visionarietà. Si c'è l'eccezione di The elephant man che è un film biografico e riguardo ad Una storia vera (film eccezzionale) anche qui è basato su una vicenda realmente accaduta, vi sono state anche alcune interpretazioni sul fatto che il viaggio di Alvin sia solo un sogno ma non mi trovano affatto d'accordo. Era solo un modo per vedere ad ogni costo in Lynch qualche riferimento onirico. Tra l'altro il protagonista Richard Farnsworth era già malato da tempo e si suicidò poco dopo il film,eccezzionale il cameo di Harry Dean Stanton attore quasi feticcio di Lynch. Il cinema di Lynch, ne è un esempio fulcido Inland Empire non si può spiegare in nessun modo,probabilmente non sa nemmeno lui cosa ha girato è una scomposizione bellissima e barocca che ognuno può ricomporre secondo la sua personale sensibilità empatica e artistica. Tree of life di malick è cosa ben diversa punta molto in alto e mi ha dato anche a me spesso l'impressione di perdersi lui stesso in un progetto troppo ampio ed ambizioso,forse un quasi ultimo pretenzioso lascito ai posteri che Terrence sentiva tanto la necessità impellente di girare.
  • Goodfella
    Goodfella
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    Originariamente scritto da Lucignolo
    Hai detto bene, il genio di Lynch è fuori discussione perchè in UN COLPO SOLO, nel 99 quando tutti lo danno ormai per malato visionario che fà film alla "cazzum" non sempre totalmente concludenti, decide SCIENTEMENTE di fare di nuovo un film razionalissimo con una storia vera, commovente pur senza la volontà precisa di commuovere a tutti i costi. In pratica ti fa capire "Io non sono caduto in nessuna spirale involontariamente, io i film li sò fare DA DIO sotto ogni punto di vista, anche se mi chiedete di farli senza alcun elemento onirico, semplicemente li faccio così perchè non potrei farli diversamente per come li concepisco in questo momento"
    esatto! nessuno si aspettava un film così da lui, eppure l'ha messo a tutti
    Originariamente scritto da Lucignolo
    E' un film di mezzo oltretutto, perchè ricordiamo che 2 anni prima aveva già fatto Strade Perdute che è il fratello gemello di Mulholland Drive
    infatti è incredibile come abbia cambiato da un film all'altro con una tale semplicità e disinvoltura la differenza tra un lynch e un tarantino non sta nello stile, nelle tematiche la differenza sta nel fatto che lynch ha fatto strade perdute (diciamo delle prove generali mullholand) e poi mullholand drive, ma IN MEZZO ha fatto the straight story, film totalmente diversi, allucinante tarantino ha fatto le iene, prove generali del capolavoro che verrà, pulp fiction. ma non riuscirà mai a fare quello che lynch fece con una storia vera: dimostrare di essere inimitabile, nessuno a mio parere ci sarebbe mai riuscito e ci riuscirà mai. applausi, punto
  • TheNightflier
    TheNightflier
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    N° Post: 4466
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    A me tutti i suoi film precedenti a The new world sono piaciuti molto,che poi di soli 3 film si tratta. In particolare La sottile linea rossa che considero un capolavoro anche se certo come film di guerra non era pieno d'azione. Quello che non capisco è come poi non sia propio riuscito a digerire tutto il resto (ancora debbo vedere To the wonder),di solito se un regista mi piace così tanto è difficile mi deluda del tutto. Percepisco la grandezza di The Tree of Life,ma non capisco perchè renderlo così ostico,così impegnativo non usufruibile da tutti se vogliamo perciò destinato ad una piccola elite di appassionati. Malick spesso per la bellezza e l'attenzione ai dettagli della sua fotografia mi ha ricordato Kubrick che è un perfetto esempio di come un cinema profondo e impegnativo possa raggiungere con facilità la massa, in un certo senso avvicinando così all'arte del cinema tante persone. Intendiamoci visivamente è forse il più grande regista vivente,ho pochi dubbi in merito. Però non capirò mai perchè è rimasto 20 anni senza fare film e poi improvvisamente tutta questa smania e prolificità sin troppo vorace,ok capisco che l'età avanza,capisco che è un personaggio totalmente al di fuori dello star system ma possibile che solo ultimamente abbia voglia di dire qualcosa e guarda caso con tematiche così ancestrali e filosofiche? Cosa è un inizio di attacco senile? il sentire che la vita stà scivolando via? Detto questo so che devo trovare il momento giusto per rivederlo.
  • Lucignolo
    Lucignolo
    Moderatore
    N° Post: 10096
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    Hai detto bene, il genio di Lynch è fuori discussione perchè in UN COLPO SOLO, nel 99 quando tutti lo danno ormai per malato visionario che fà film alla "cazzum" non sempre totalmente concludenti, decide SCIENTEMENTE di fare di nuovo un film razionalissimo con una storia vera (di nome e di fatto), commovente pur senza la volontà precisa di commuovere a tutti i costi. In pratica ti fa capire "Io non sono caduto in nessuna spirale involontariamente, io i film li sò fare DA DIO sotto ogni punto di vista, anche se mi chiedete di farli senza alcun elemento onirico, semplicemente li faccio così perchè non potrei farli diversamente per come li concepisco in questo momento" E' un film di mezzo oltretutto, perchè ricordiamo che 2 anni prima aveva già fatto Strade Perdute che è il fratello gemello di Mulholland Drive
  • Goodfella
    Goodfella
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    N° Post: 2492
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    [U][/U][U][/U]
    Originariamente scritto da Togg
    A me ad esempio To the wonder non è piaciuto come The Tree of Life perché mi è sembrato stucchevole (mooolto più della scena della spiaggia che in fondo è inquadrabile in tante prospettive) il modo in cui vengono risolti i conflitti. Imho qui c'è tutto un altro livello di dolore e dubbio.
    la scena della spiaggia è ottima, to the wonder IHMO è da 6, con una menzione d'onore per aver fatto sembrare affleck un attore
    Originariamente scritto da Togg
    Comunque ho capito cosa intendi, in pratica è un film che o si prende in blocco oppure è difficile prendere. Sono d'accordo. Ma il regista questo dovrebbe fare, scegliere di "tagliare" il mondo in un certo modo piazzando la cinepresa. Quell'altra utilità la si può trovare solo nei film didattici.
    già che hai capito cosa voglio dire è tanto, purtroppo mi esprimo parecchio male comunque è esatto, il taglio, le sfumature che malick ha dato al film sono volute, infatti non lo accuso d'incapacità, la regia la reputo la migliore del 2011 insieme a mcqueen se non superiore e il modo in cui l'ha "tagliato", non è SBAGLIATO, semplicemente, personalmente, non mi è piaciuto, e la mia opinione dista anni luce dallo stabilire se lui ha fatto bene o male, dispiace anche ridurre il tutto al " de gustibus" perchè è qualcosa di veramente interessante.
  • Togg
    Togg
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    N° Post: 12511
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    A me ad esempio To the wonder non è piaciuto come The Tree of Life perché mi è sembrato stucchevole (mooolto più della scena della spiaggia che in fondo è inquadrabile in tante prospettive) il modo in cui vengono risolti i conflitti. Imho qui c'è tutto un altro livello di dolore e dubbio. Comunque ho capito cosa intendi, in pratica è un film che o si prende in blocco oppure è difficile prendere. Sono d'accordo. Ma il regista questo dovrebbe fare, scegliere di "tagliare" il mondo in un certo modo piazzando la cinepresa. Quell'altra utilità la si può trovare solo nei film didattici.
  • Goodfella
    Goodfella
    Moderatore
    N° Post: 2492
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    Originariamente scritto da Togg
    Il collegare il dolore micro a quello entropico macro.
    si, questa è una cosa decisamente evidenziata nel film
    Originariamente scritto da Togg
    Non esiste una sola logica, e non è che i film "diversi" sono diversi da un modo di raccontare che invece è "giusto". Ci sono tante diversità.
    questo invece è un punto di vista molto più interessante che poi il film sia coerente, va bene, ma il tutto è presentato in maniera fin troppo metaforica, e , se abbandoniamo questa visione, allora è lì che quelle sequenze acquisiscono la totale inutilità, ed è questo che intendevo : se lo vediamo come film in sè, il risultato è una meravigliosa esperienza visiva ma senza significato, poi se vogliamo elevarlo a qualcosa di più, accentandone la visione metaforica dell'insieme (che comprende i vari legami, tra cui quello tra il micro e il macro che hai giustamente ricordato),allora sì, sono cosciente di trovarmi a qualcosa di molto vasto, ed è qua che non mi spiego come mai non mi sia piaciuto mi spiego meglio: seguendo questo ragionamento, pure film come donnie darko, metà (se non di più) della filmografia di lynch risultano "Inutili" o inconcludenti a meno che non accettiamo di trovarci davanti a qualcosa di più vasto e complesso di altre opere cinematografiche, eppure donnie darko è il mio film preferito, e lynch è nella mia top 10 dei registi preferiti (anche per il semplice fatto di passare da un film come a straight story a mullholand drive, cioè ), mentre questo the three of life (specifico che malick mi piace parecchio) non mi ha preso proprio per niente pure valutandolo in maniera diversa di altri film, proprio perchè SOLAMENTE accettandone l'intera visione metaforica si riesce a carpirne l'essenza, mentre senza sembra veramente qualcosa messo lì a caso mi sembrava doveroso sottolineare che non è che non mi è piaciuto perchè è un film impegnato, assolutamente
  • Togg
    Togg
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    N° Post: 12511
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    Originariamente scritto da Bachi
    l'inutilità delle sequenze di lui adulto l'inutilità assoluta delle sequenze dell'origine del mondo. non voglio dire che sono fuori contesto, ma sono inutili se poi non viene mostrato neanche come finisce il rapporto conflittuale interiore del ragazzo.
    quando dici "inutilità" mi sembra che tu ti riferisca alla necessità che ci sia un rapporto di causa effetto tra le scene che vedi susseguirsi sullo schermo. E' ovvio che questo legame non c'è. C'è n'è altri di legami però. Il collegare il dolore micro a quello entropico macro. Il trovare una risonanza tra tempi molto diversi. Non vedo proprio la necessità di mostrare come il ragazzo ormai grande elaborerà il tutto. Mica è la sua storia. E la storia di un dolore attraverso lo spazio e il tempo. Non esiste una sola logica, e non è che i film "diversi" sono diversi da un modo di raccontare che invece è "giusto". Ci sono tante diversità. The Tree of Life è perfettamente coerente rispetto alla linea scelta.
  • Goodfella
    Goodfella
    Moderatore
    N° Post: 2492
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    Originariamente scritto da Togg
    E dille ste lacune, facciamo le cose per bene!
    l'inutilità delle sequenze di lui adulto l'inutilità assoluta delle sequenze dell'origine del mondo. non voglio dire che sono fuori contesto, ma sono inutili se poi non viene mostrato neanche come finisce il rapporto conflittuale interiore del ragazzo. Malick è partito con l'idea di fare un film metaforico e pieno simbolismi. Tolto questo ti rimangono delle frasi sussurate, immagini dell'origine del pianeta totalmente ad minchiam e sequenze familiari reali e immaginarie senza una minima spiegazione, magistralmente girate e con una delle fotografie migliori degli anni 2000. Se poi accettiamo tutti i simbolismi, le metafore, accettando il film con una visione diversa, giudicandolo quindi [U]DIVERSAMENTE [/U], accettandone i lirismi, la libera espressività di Malick, senza farne una cosmogonia sulla sua vita stessa, allora è un'altro discorso, e da questo punto di vista ho trovato il film non solo interessante, ma anche spettacolare, giusto per precisare
  • Togg
    Togg
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    N° Post: 12511
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    Originariamente scritto da Bachi
    come film in sè è bruttino, così come to the wonder, poi il significato che the three of life ha dietro è enorme, ma le lacune del film preso come opera sono evidenti

    peccato, i primi 3 film di malick (in particolare badlands) li ho adorati alla follia, magari riuscirà a riscattarsi con bale e la mara


    E dille ste lacune, facciamo le cose per bene!
  • Goodfella
    Goodfella
    Moderatore
    N° Post: 2492
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    Originariamente scritto da Nightflier971
    Io ho messo 3 come opera cinematografica,poi una volta stabilito bene cosa sia come valore artistico potrebbe valere anche 11,facevo un'altro tipo di ragionamento.

    Stesso discorso si potrebbe fare per altri film tipo Inland Empire di Lynch.


    esattamente
  • TheNightflier
    TheNightflier
    Livello: 0
    N° Post: 4466
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    Devo trovare il momento giusto per rivederlo alla prima visione mi è sfuggito molto, mentre The new world posso rivederlo anche mille volte non mi piace,non capirò mai perchè si è trattenuto nelle scene d'azione a livello di violenza mostrata è incomprensibile. Gli preferisco il Pocahontas della disney là per me ha sbagliato film nettamente.
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