Sangue al sangue
True Blood è una serie televisiva statunitense creata da Alan Ball, che ha debuttato il 7 settembre 2008 sul canale via cavo HBO. È basata sui romanzi del Ciclo di Sookie Stackhouse della scrittrice Charlaine Harris. La serie, prodotta dalla stessa HBO, racconta la coesistenza tra vampiri e umani ed è ambientata a Bon Temps, una piccola e fittizia cittadina della Louisiana. Le vicende ruotano attorno a Sookie Stackhouse (l'attrice premio Oscar Anna Paquin), cameriera telepate che inizia una storia d'amore con il vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), che la porterà a entrare in contatto con il mondo soprannaturale costituito da vampiri, tra cui Eric Northman (Alexander Skarsgård), e da altre creature di diverso genere. Inoltre, vengono narrate anche le vicende di altri personaggi legati alla protagonista, come il fratello di Sookie, Jason Stackhouse (Ryan Kwanten) e i suoi amici Sam Merlotte (Sam Trammell), Tara Thornton (Rutina Wesley) e Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis).
ATTENZIONE: I SEGUENTI PARAGRAFI CONTENGONO SPOILER SULLA SESTA STAGIONE
Ritorno alle origini
La sesta stagione di True Blood era molto attesa, soprattutto in vista dei notevoli cambiamenti di "gestione". Infatti, lo showrunner Alan Ball ha abbandonato la serie in favore di Banshee, così come Hudis è stato sostituito con Bunker prima ancora che la stagione fosse completata. Fortunatamente la presenza costante nello show - duratura negli anni - di Bunker, ha riportato True Blood agli elementi che ne avevano fatto una grande serie televisiva. Si è ritornati, insomma, alla genesi: la guerra tra umani e vampiri. Con la distruzione da parte dell'Autorità di tutte le fabbriche di Tru Blood, infatti, è diventato di primaria importanza un quesito: è molto più importante la sopravvivenza degli esseri umani o la convivenza tra umani e vampiri? L'introduzione nella serie televisiva di un personaggio come Truman Burrell, governatore della Louisiana, ci conduce alla risposta: gli onesti cittadini americani - umani - devono poter uscire di casa senza aver paura di essere vittime degli attacchi dei vampiri, ergo... i vampiri perdono praticamente ogni diritto.
Ma dove eravamo rimasti?
Con uno dei suoi soliti cliffhanger al fulmicotone, avevamo lasciato Bill morto e risorto a mò di divinità, alla Lillith - “Billith” come l'ha ribattezzato prontamente la grande Pam. E la puntata inizia proprio da qui, dal punto di vista di Bill che risorge dal suo stesso sangue e sembra voglia attaccare ferocemente tutti gli altri: Eric, Sookie, Tara, Pam, Nora, Jessica e Jason. Ma non è finita qui; True Blood ci ha da sempre abituati a numerose storyline da seguire, alcune più interessanti di altre. Tra quelle meno interessanti - per chi scrive, almeno - abbiamo quella che riguarda Sam e Luna, che sono riusciti a salvare la piccola Emma, ma la loro storia avrà un rapido quanto drammatico risvolto, con l'entrata in scena di un nuovo personaggio, la giovane attivista Nicole, che tenterà rapidamente di riportare un po' di felicità nella vita di Sam. L'altra storiella poco avvincente è quella che riguarda Andy Bellefleur, che dovrà vedersela con le sue figlie-fata a crescita rapida; personaggi che assumeranno un minimo di spessore nel momento in cui, al solito, il sangue di fata alletterà le voglie vampiresche.
Arriviamo, dunque, ai punti forti: Alcide è diventato capo-branco. Il personaggio interpretato da Manganiello è quasi sempre stato sottotono, surclassato da altri. Finalmente, il lupacchiotto dedito alla giustizia ha tirato fuori il suo lato più libertino, tant'è che, forse, riuscirà finalmente a conquistare la donna da sempre amata: Sookie. Nel frattempo Warlow, il papabile e antichissimo vampiro che dovrebbe aver ucciso i genitori di Sookie e Jason, assume un volto vero e proprio, e arriva a Bon Temps, dove intreccia anche una relazione con Sookie. Pam deve ancora abituarsi all'idea di essere stata liberata dal suo creatore, Eric, e ad aiutarla ci sarà la sua figlioccia-compagna-lesbo, Tara.
Bill, accantonata Sookie, è alle prese con i suoi nuovi poteri e con l'aiuto della sua creatura Jessica - uno dei personaggi più interessanti delle ultime stagioni - diventerà uno dei motori e degli ingranaggi più importanti della storia.
Desiderio di integrazione
Di fatto, l'elemento vincente è dato proprio dal governatore della Luisiana che ha creato un vero e proprio "campo di concentramento" per vampiri nel quale questi vengono studiati, analizzati e imprigionati.
True Blood si distingue dalle altre serie o dai film sui vampiri, poiché una delle sue tematiche portanti è il desiderio di integrazione: l'individuo vampiro non è tanto diverso dai neri d'America, né tantomeno dagli omosessuali. Il vampiro qui è l'uomo che vuole integrarsi e vuole farsi animale sociale, come tutti gli altri. Questa sesta stagione ha i suoi difettucci: personaggi nuovissimi che si legano agli storici nel giro di cinque minuti, la classica promiscuità di Sookie, personaggi che ancora non si sa che strada vogliano prendere (vedi proprio i principali Bill e Sookie). Eppure, questa sesta stagione si è dimostrata una delle migliori della serie: l'elemento vincente è proprio il decantato "ritorno alle origini", ma anche e soprattutto l'aver imbastito una trama che abbia saputo intrecciare alla perfezione le varie storyline, lasciando lo spettatore col fiato sospeso - da questo punto di vista, probabilmente la riduzione delle puntate non ha fatto altro che giovare.
Tuttavia, un dilemma resta acceso e va avanti da mesi sui blog dei fan: Eric. Il personaggio di Eric, come Bill, è uno dei più accattivanti di questa stagione... ma che fine farà, dopo il nudo integrale che ci ha concesso nel finale di stagione? Bunker rassicura i fan: Eric ritornerà nella settima stagione... ma forse il suo ruolo verrà ridimensionato.