Nymphomaniac

Voto: 5/5 - 
Titolo Originale: Nymphomaniac
Un film di Lars Von Trier. Sceneggiatura: Lars Von Trier
Genere: Erotico - Danimarca, Germania, Francia, Belgio, Regno Unito (2013)
Produzione:  Zentropa Entertainments, Zentropa International Köln, Heimatfilm. 
Loading the player ...
Joe (Charlotte Gainsbourg), una donna di circa cinquant’anni, giace a terra col volto tumefatto in un vicolo buio, durante una fredda e nevosa sera d’inverno. Casualmente Selingman (Stellan Skarsgard), un uomo poco più anziano, la incrocia mentre è sulla via di casa. Preoccupato dello stato della donna, Selingman la porta nel suo appartamento, offrendole un posto per dormire e qualcosa da mangiare, in cambio di un lungo racconto che ripercorra i momenti più significativi della sua vita. Joe gli spiega che per capire cosa le è successo deve iniziare a raccontare la sua storia fin dalla sua infanzia. Inizia così la lunga epopea di Joe, che spiegherà le origini della sua ninfomania, cercando insieme a Selingman una soluzione.

Lars Von Trier, dopo lo splendido Melancholia ed i fatti che ormai tutti conosciamo, legati al festival di Cannes del 2011, torna a far parlare di sé e del suo cinema con Nymphomaniac, un lungometraggio distribuito in due parti da due ore l’una che rischiava di non uscire nel nostro paese a causa della sua natura esplicita ed anticonvenzionale.


Tuttavia su questo punto penso si siano soffermate fin troppe fonti specializzate, danneggiando oltretutto il film, che per i più è diventato il “film porno di Von Trier”.
Ovviamente non è così e non penso sia onesto soffermarsi a lungo su questo aspetto, lapidandolo con una semplicissima premessa: probabilmente il lato meno spiazzante di Nymphomaniac è l’aspetto scabroso, se così possiamo definirlo.
Perché se da una parte abbiamo dettagli espliciti e poco spazio all’immaginazione, dall’altra tutto è subordinato al racconto (dunque privo di una certa gratuità che i media vogliono a tutti i costi affibbiare a Von Trier) nonché poco sensuale, mai eccitante, e quindi non assimilabile in nessun caso ad un film porno come lo si intende generalmente, che invece enfatizza e spettacolarizza il sesso in un modo completamente diverso.

Una delle cose più spiazzanti di Nymphomaniac è invece il fatto che sia più assimilabile ad una commedia che ad un dramma, come ci si poteva aspettare. Il tono è spesso caricaturale, sopra le righe. Von Trier prende in giro lo spettatore, i suoi personaggi e perfino sé stesso (specialmente in una citazione improvvisa al suo Antichrist), conferendo alla pellicola un gusto estremamente diverso sia dal suo cinema degli ultimi anni, sia da qualunque altro film in sala. Se vogliamo a tutti i costi associarlo ad un altra opera del regista danese, Nymphomaniac è molto più vicino a Il grande capo che a Le onde del destino o Melancholia.

Ovviamente la commedia alla Von Trier non è la commedia classica e se da una parte il tono è sopra le righe, dall’altra i personaggi portano dentro una disperazione sconcertante, e qui il suo timbro narrativo è evidente.

Come fece Stanley Kubrick con Eyes Wide Shut, Nymphomaniac approfondisce o sfiora tutti gli aspetti legati alla sessualità con grande sensibilità, restituendo allo spettatore la sua visione di un mondo ancora non compreso e raccontando, con una splendida scena, anche un tema doloroso come la pedofilia, dando l’ennesima prova di forza autoriale.

Eppure il tono altalenante, l’ambiguità dei personaggi e le continue correlazioni con la matematica, la musica e perfino la pesca, conferiscono al film un senso di inquietudine pari forse a quello di Antichrist, contribuendo a creare un atmosfera del tutto unica, spiazzante ed assolutamente lodevole.

Non volendo svelare nulla a proposito dello sviluppo narrativo, tutto da scoprire, capitolo dopo capitolo, due parole sull’aspetto tecnico sembrano d’obbligo.
La messa in scena non si discosta più di tanto dall’ultimo Von Trier: macchina a mano che strizza l’occhio al dogma ri-perfezionato post “Idioti”, fotografia che passa dalla cura maniacale e patinata della prima scena sotto la neve, ad un impatto più documentaristico con le luci in faccia ai personaggi e divisione in capitoli. Le novità nella messa in scena le abbiamo con l’aspetto di ogni capitolo, che plasma a livello formale per adeguarsi meglio al racconto, dunque cambiano i colori, la pasta dell’immagine e addirittura l’aspect ratio, conferendo ad ogni segmento l’aspetto di un mini-film.

Tecnicamente è comunque terribilmente appagante, soprattutto se si ha amato i film precedenti del regista danese.

Nota di merito per gli attori, tutti incredibilmente dentro alla storia: dalla solita incredibile Charlotte Gainsbourg, ad un imprevedibilmente convincente Shia LeBouf, ad una straordinaria Stacy Martin.

Tirando le somme Nymphomaniac è un film solido, che farà impazzire i fan di Lars Von Trier, essendo sostanzialmente una summa del suo cinema, ma, per lo stesso motivo, verrà odiato dai detrattori dell’autore, marcando ancora di più il territorio che lo circonda, tra adoratori a tutto tondo ed hater convinti.
Scrivi un commento
Se non hai un account clicca qui per registrarti su SpazioFilm.
  • Numero commenti: 1
  • Elcamperino
    Elcamperino
    Livello: 5
    N° Post: 3190
    Mi piace 0 Non mi piace 0
    Grandissimo film, peccato che lo si voglia far passare per un film porno che come ha già detto il recensore è tutto fuorchè eccitante o sensuale.... circa 4 ore di film che non pesano minimamente, ci sono molte cose da discutere su questo film, tante verità scomode raccontate... da vedere assolutamente anche la versione integrale se si riesce... un capolavoro che spero i più possano vederlo...
caricamento in corso...
SCREENSHOTS
  • Immagine Thumb: Nymphomaniac
  • Immagine Thumb: Nymphomaniac
SEGUICI SU:
versione per cellulari
facebook
twitter
itunes
© 1999 - 2012 GALBIT SRL TUTTI I DIRITTI RISERVATI - P.IVA 07051200967