I Mercenari 3

Voto: 3/5 - 
Titolo Originale: The Expendables 3
Un film di Patrick Hughes. Sceneggiatura: Sylvester Stallone
Genere: Azione - Stati Uniti (2014)
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Barney Ross, Lee Christmas e il resto dei nostri si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks, commerciante d'armi e criminale di guerra, che anni passati aveva fondato I Mercenari con Barney.

- 1 minuto e 06 alla partenza del primo proiettile
- 4 minuti e 32 alla prima esplosione
- 5 minuti e 03 alla prima devastante gigantesca e zarrissima esplosione.

Munito di cronometro sono entrato in sala in trepidante attesa de I Mercenari 3, terzo capitolo della saga creata da Sylvester Stallone. Il nuovo film dà un colpo di spugna alla vecchia generazione di eroi, introducendo nella squadra più amata degli anni '80 , un team di giovani, che, a dirla tutta, non ha offerto valore aggiunto al già succulento "roster" di Mercenari.

Il film comincia con un ottimo prologo: esplosioni, proiettili, elicotteri, muscoli e poi lui Wesley Snipes (scopritore del tonico dell’eterna giovinezza) che fin dal primo momento, ci fa capire che è tornato più forte che mai, in pieno stile Action Movie. Seguono a ruota i componenti della vecchia squadra: Jason Statham, Dolph Lundgren, Randy Couture e l’imponente Terry Crews… e poi? E poi? E poi Mel Gibson, Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford!

WOW! BANG! BOOM! OOOOOUUU YEEEEEEEEEEE MY GOOOD MOTHERFUCKER!

In questo il film non può certo deludere il ricco "campionario" a disposizione, ampio (anche se meno del precedente), che ci permette di veder coesistere in meno di 2 minuti, da una sequenza e l'altra a ritmo serrato, Rambo, Indiana Jones, Terminator e Martin “Arma letale” Riggs, tutti sullo stesso schermo. Certo non sono gli stessi personaggi, ma al diavolo! Ogni attore porta la leggenda che si crea… e la cosa ci piace, ci piace assai! Come ci piace vedere pallottole, sangue a fiumi e battute scontate.

Ma accanto a questa esplosione di testosteroni, sorge un problema: il film sembra aver perso la linea estrema intrapresa nel secondo capitolo. C'è chi griderà al miracolo, altri si dispereranno. Per chi scrive, è stata un'occasione sprecata, in quanto se da una parte vedere un cast di sessantenni correre e saltare come un tempo appaia un po' triste, ancor più triste è vedere i propri eroi discutere in scene lente e noiose, coadiuvati da quattro "pischelli" new school.

Ma qui non si parla di "vecchi", si parla di Super eroi! Se prima spaccavano i culi (perdonate il francesismo), possono farlo anche ora. Anzi, ne devono spaccare il doppio! Se vedo Harrison Ford, fare un giro della morte a bordo di un elicottero, l’idea che ciò non sia possibile non mi deve nemmeno balenare in testa. Chiunque veda questo genere di film, sa che deve abbandonare l’emisfero sinistro, freddo-calcolatore-critico a casa e portarsi al cinema quel mattacchione dell’emisfero destro, per "sbomballarlo" di idiozia, armi e nonsense. E se di idiozia vogliamo parlare, il padrino in questo capitolo, diventa sicuramente Antonio Banderas, col suo continuo blaterare e le sue movenze da pulcinella. In tanti ridevano in sala ad ogni sua battuta e devo ammettere che le scenette del "padrone di Rosita" (cit.) mi hanno strappato più di un sorriso.

Simpatici i siparietti tra giovani e vecchi e la storiella sull’arruolamento delle nuove leve. Senza lodi e senza infamia resta il personaggio di Mel Gibson, anche perché battere il super nemico Van Damme del secondo capitolo è praticamente impossibile. Incredibile resta ancora il fisico e l'atleticità del buon Sly che dall’alto dei suoi 68 anni corre e salta come se fosse ancora sul set di Demolition man. Decisamente più statici, Schwarzy e Ford che presentano mobilità pari a quelle di un gatto di marmo. Bello, quanto inaspettato, infine, il cameo di Robert Davi, che nella mente di tutti noi rimarrà sempre legato alla “Banda Fratelli” nel film I Goonies.

La storia si appiattisce a metà film e i toni non restano ad alti ritmi come nei film precedenti, ma I Mercenari 3 sceglie una via diversa, risulta un film più "cresciuto", serio, paternalista e in certi tratti anche un pelo lento; ma resta comunque un film divertente e piacevole, dove ogni buon fan di action movie troverà quello che cerca. Gli elicotteri esplodono, le armi si inceppano, i pugni volano, i sigari fumano, gli alcolici si bevono, i buoni vincono e i cattivi perdono. “Stessa solfa” potrebbe dire qualcuno, solita storia, trama banale.

Ma chiunque vada a vedere i Mercenari, sa cosa lo attende e in questo film c’è tutto cio’ che serve. Non meno bello rispetto agli altri due capitoli, ma semplicemente diverso, perché se è vero che il primo film aveva una storia che tutto sommato funzionava, il secondo era più una parodia dei personaggi stessi, in questo capitolo, invece, si cerca di maturare un po', abbassando lievemente i toni e la qualità degli effetti speciali (purtroppo).

Non ci resta che sperare in un nuovo capitolo con il ritorno di Willis e Norris e magari la presenza di Jackie Chan e Kurt Russel.
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