The Twilight Saga: Eclipse

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Sete di sangue e di vendetta
Scampati alla morte per mano dei Volturi, Bella ed Edward trascorrono le loro giornate a Forks in attesa del diploma, dopo il quale la ragazza pretende di essere trasformata in vampiro. Edward non è entusiasta dell'idea, ma propone un "accordo": se lei accetta di sposarlo, lui la trasformerà.
Nel frattempo, Jacob tenta in ogni modo di dimostrarle che l'ama, ma è preoccupato per la sua incolumità: a Seattle, infatti, una serie di misteriose sparizioni induce a credere che qualcuno stia costruendo un esercito di vampiri "neonati" (più forti e pericolosi a causa della frenesia che contraddistingue la loro giovinezza), e che tale esercito sia diretto proprio a Forks per uccidere Bella.
Le circostanze sono critiche, e solo un'alleanza fra i licantropi e la famiglia Cullen potrà opporsi all'aggressione...

Romanzo vampiresco d'appendice
Nuovo capitolo ma ben poche novità per i vampiri patinati di Stephenie Meyer, gli unici che han preferito vendere l'anima alle riviste di moda piuttosto che al demonio (anche se in fondo è pressappoco la stessa cosa). Nemmeno la regia del più "ruvido" David Slade ha potuto sporcare i faccini dei protagonisti: Eclipse conserva gli stessi limiti di New Moon, e nonostante gli sforzi della sceneggiatrice Melissa Rosenberg per variare la formula (i flashback sul passato dei personaggi, maggiori sequenze d'azione...) il risultato sostanzialmente non cambia, poiché ancora una volta lo schema narrativo resta bloccato in una successione di dialoghi ripetitivi sussurrati a fior di labbra, gelido romanticismo da feuilleton e momenti di umorismo più o meno involontario, con i pettorali di Taylor Lautner che meriterebbero un riconoscimento nei credits come personaggio a sé stante.
Ciò che si avverte è comunque il tentativo di allargare il proprio pubblico oltre la sfera delle (post)adolescenti, complice l'apporto muscolare di un regista che già fece danni in 30 giorni di buio; inevitabilmente, però, sorge una domanda: era davvero necessario? Ampliare il target nel bel mezzo di una saga è praticamente impossibile, e in questo caso anche inutile: Twilight ha già una fan base solidissima che garantisce incassi record, e che probabilmente non è così interessata a qualche pausa action disseminata qua e là. Bisogna però riconoscere che il finale di scontri e battaglie offre un buon crescendo ritmico, e desta momentaneamente l'attenzione dopo uno svolgimento di rimarchevole povertà emotiva e narrativa.
Coerenti nella loro scarsa espressività i tre divetti protagonisti, ma permane il dubbio che la colpa sia imputabile per lo più ai ruoli che si trovano a interpretare, e che evidentemente non li convincono. Poco importa, il successo non è mancato.